La Marcatura su Linee d'Anticipo

Giocare per il recupero del pallone.

2/3/20256 min read

Hai mai guardato una partita e pensato "quel difensore riesce sempre ad anticipare l'attaccante"? Ecco, non è solo fortuna o puro istinto. La marcatura su linee d'anticipo facilita l'anticipo.

E' una tattica che, se ben eseguita, può spegnere sul nascere la manovra avversaria e consentirti di recuperare palla più velocemente. Non è niente di nuovo, niente di strano. Ma è un concetto sottovalutato, di cui spesso non si parla mai. O ancora peggio, una tattica utilizzata male.

Cos'è la marcatura su linee d'anticipo?

Mettiamola così: immagina di giocare a scacchi, ma con un piccolo trucco. Esci dalla linea che collega l'avversario alla porta, tenendo conto piuttosto della linea longitudinale del campo. Ecco, la marcatura su linee d’anticipo è questa. Devi prendere posizione prima ancora che l’attaccante avversario riceva il pallone, posizionandoti in modo da interrompere o limitare lo sviluppo della sua azione. In parole povere, anticipi la giocata, impedendo all’avversario di girarsi o di muoversi come vorrebbe.

Non ti devi limitare a coprire l’attaccante come si fa nella classica marcatura di copertura, che serve piuttosto a coprire l'avanzamento verso la propria porta. Al contrario, studi l’intenzione, il flusso del gioco e l’area in cui potrebbe ricevere il pallone, e ti piazzi in anticipo più vicino alla linea laterale, in modo da avere più spazio per l'intercetto.

E' una marcatura cruciale quando si difende di reparto (collegamento ipertestuale), perchè chi si dispone in questo modo lo fa anche perchè ha i compagni disposti in copertura.

Semplice no? Beh, teoricamente sì, ma nella pratica ci sono delle sfumature fondamentali da considerare.

L'importanza della lettura del gioco

XXXXX

Le sotto-fasi si scontrano

Le sotto-fasi si scontrano, creando una serie di mini-partite all'interno dei 90 minuti.

La fase di costruzione di una squadra mira a superare il primo pressing per guadagnare campo. Il primo pressing si pone quindi come fase di contrasto ed ha l'obiettivo di rompere la costruzione, impedendo l'avanzamento e cercando di recuperare palla.

IMMAGINE COSTRUZIONE VS PRIMO PRESSING

La difesa posizionale cerca di evitare il gol avversario occupando razionalmente spazi cruciali e recuperando il pallone. Di contro. L'attacco posizionale, invece, tenta di superare la difesa posizionale e di concludere a rete.

IMMAGINE ATTACCO POSIZIONALE VS DIFESA POSIZIONALE

La presenza delle transizioni

Non è semplice dividere didatticamente le transizione in sotto-fasi, poiché durano solo pochi secondi. L'applicazione di una sotto-fase dipende più dalla situazione che dalla posizione in campo.; è un applicazione per lo più situazionale, data non solo dalla vicinanza alla propria porta (o a quella avversaria), ma anche dello schieramento proprio e dell'avversario.

Nonostante ciò, è utile tentare una classificazione, mantenendo l'analisi flessibile.

La transizione positiva può essere suddivisa in:

  1. Recupero vicino alla porta avversaria

  2. Recupero vicino alla propria porta

La tradizione negativa, viceversa, può essere suddivisa in:

  1. Perdita della palla vicino alla propria porta

  2. Perdita della palla vicino alla porta avversaria

Come detto, non è detto che un recupero vicino alla propria porta non possa avere gli stessi principi di un recupero vicino alla porta avversaria. Sono gli schieramenti e la situazione specifica a determinare cosa fare durante una transizione

Le componenti del modello di gioco

Capire che il calcio è fatto di fasi e sotto-fasi di gioco è un punto di partenza determinante qualora si voglia comprendere il modello di gioco di una squadra. Questi presupposti sono essenziali per analizzare correttamente una squadra e osservare cosa avviene in ogni fase e sotto-fase.

Ciò che accade in ogni sotto-fase è definito come principi di gioco (https://cambiodicampo.com/calcio-principi-di-gioco-dellallenatore-e-della-squadra-cosa-sono/), che a loro volta possono evolvere in specifici sviluppi. I principi di gioco devono mantenere una struttura flessibile per adattarsi a diverse circostanze di gioco. Queste circostanze sono date dall'avversario, dagli spazi che occupa o che lascia liberi.

Ogni giocatore, con le sue particolari abilità, influenza il modello di gioco di una squadra, rendendolo unico.

Nel corso della stagione il modello di gioco di una squadra subisce un continuo affinamento. E' schiavo degli eventi, dell'ambizione di perfezionamento e della componente strategica che viene fatta all'interno di ogni singola partita. Questo rende il modello di gioco altamente variabile durante la stagione.

Nel calcio tutto si evolve. La velocità aumenta, i principi di gioco diventano sempre più importanti, le giocate dei singoli sempre più raffinate. Osservare bene una partita richiede basi teoriche solide, per distinguere correttamente le fasi di gioco e capire quanto una squadra possa essere dettagliata nelle diverse zone del campo.

Per comprendere il modello di gioco di una squadra bisogna capire e distinguere le fasi del gioco. Non per ridurre, impoverire o separare le situazioni (cosa impossibile, data la costanza del ciclo del gioco), ma per migliorare la nostra conoscenza e cultura sullo sport più bello del mondo.

Hai mai guardato una partita e pensato "quel difensore riesce sempre ad anticipare l'attaccante"? Ecco, non è solo fortuna o puro istinto. La marcatura su linee d'anticipo facilita l'anticipo.

E' una tattica che, se ben eseguita, può spegnere sul nascere la manovra avversaria e consentirti di recuperare palla più velocemente. Non è niente di nuovo, niente di strano. Ma è un concetto sottovalutato, di cui spesso non si parla mai. O ancora peggio, una tattica utilizzata male.

Cos'è la marcatura su linee d'anticipo?

Mettiamola così: immagina di giocare a scacchi, ma con un piccolo trucco. Esci dalla linea che collega l'avversario alla porta, tenendo conto piuttosto della linea longitudinale del campo. Ecco, la marcatura su linee d’anticipo è questa. Devi prendere posizione prima ancora che l’attaccante avversario riceva il pallone, posizionandoti in modo da interrompere o limitare lo sviluppo della sua azione. In parole povere, anticipi la giocata, impedendo all’avversario di girarsi o di muoversi come vorrebbe.

Non ti devi limitare a coprire l’attaccante come si fa nella classica marcatura di copertura, che serve piuttosto a coprire l'avanzamento verso la propria porta. Al contrario, studi l’intenzione, il flusso del gioco e l’area in cui potrebbe ricevere il pallone, e ti piazzi in anticipo più vicino alla linea laterale, in modo da avere più spazio per l'intercetto.

E' una marcatura cruciale quando si difende di reparto (collegamento ipertestuale), perchè chi si dispone in questo modo lo fa anche perchè ha i compagni disposti in copertura.

Semplice no? Beh, teoricamente sì, ma nella pratica ci sono delle sfumature fondamentali da considerare.

L'importanza della lettura del gioco

XXXXX

Le sotto-fasi si scontrano

Le sotto-fasi si scontrano, creando una serie di mini-partite all'interno dei 90 minuti.

La fase di costruzione di una squadra mira a superare il primo pressing per guadagnare campo. Il primo pressing si pone quindi come fase di contrasto ed ha l'obiettivo di rompere la costruzione, impedendo l'avanzamento e cercando di recuperare palla.

IMMAGINE COSTRUZIONE VS PRIMO PRESSING

La difesa posizionale cerca di evitare il gol avversario occupando razionalmente spazi cruciali e recuperando il pallone. Di contro. L'attacco posizionale, invece, tenta di superare la difesa posizionale e di concludere a rete.

IMMAGINE ATTACCO POSIZIONALE VS DIFESA POSIZIONALE

La presenza delle transizioni

Non è semplice dividere didatticamente le transizione in sotto-fasi, poiché durano solo pochi secondi. L'applicazione di una sotto-fase dipende più dalla situazione che dalla posizione in campo.; è un applicazione per lo più situazionale, data non solo dalla vicinanza alla propria porta (o a quella avversaria), ma anche dello schieramento proprio e dell'avversario.

Nonostante ciò, è utile tentare una classificazione, mantenendo l'analisi flessibile.

La transizione positiva può essere suddivisa in:

  1. Recupero vicino alla porta avversaria

  2. Recupero vicino alla propria porta

La tradizione negativa, viceversa, può essere suddivisa in:

  1. Perdita della palla vicino alla propria porta

  2. Perdita della palla vicino alla porta avversaria

Come detto, non è detto che un recupero vicino alla propria porta non possa avere gli stessi principi di un recupero vicino alla porta avversaria. Sono gli schieramenti e la situazione specifica a determinare cosa fare durante una transizione

Le componenti del modello di gioco

Capire che il calcio è fatto di fasi e sotto-fasi di gioco è un punto di partenza determinante qualora si voglia comprendere il modello di gioco di una squadra. Questi presupposti sono essenziali per analizzare correttamente una squadra e osservare cosa avviene in ogni fase e sotto-fase.

Ciò che accade in ogni sotto-fase è definito come principi di gioco (https://cambiodicampo.com/calcio-principi-di-gioco-dellallenatore-e-della-squadra-cosa-sono/), che a loro volta possono evolvere in specifici sviluppi. I principi di gioco devono mantenere una struttura flessibile per adattarsi a diverse circostanze di gioco. Queste circostanze sono date dall'avversario, dagli spazi che occupa o che lascia liberi.

Ogni giocatore, con le sue particolari abilità, influenza il modello di gioco di una squadra, rendendolo unico.

Nel corso della stagione il modello di gioco di una squadra subisce un continuo affinamento. E' schiavo degli eventi, dell'ambizione di perfezionamento e della componente strategica che viene fatta all'interno di ogni singola partita. Questo rende il modello di gioco altamente variabile durante la stagione.

Nel calcio tutto si evolve. La velocità aumenta, i principi di gioco diventano sempre più importanti, le giocate dei singoli sempre più raffinate. Osservare bene una partita richiede basi teoriche solide, per distinguere correttamente le fasi di gioco e capire quanto una squadra possa essere dettagliata nelle diverse zone del campo.

Per comprendere il modello di gioco di una squadra bisogna capire e distinguere le fasi del gioco. Non per ridurre, impoverire o separare le situazioni (cosa impossibile, data la costanza del ciclo del gioco), ma per migliorare la nostra conoscenza e cultura sullo sport più bello del mondo.

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